Un pensiero ed una poesia per Nicholas Green

greenGentile Direttore,

Sono il padre di Nicholas Green, il bambino Americano di sette anni che fu ucciso sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria e i cui organi mia moglie Maggie ed io donammo a sette Italiani: il primo Ottobre saranno venti anni da quando è morto. Un mio amico di Roma ha visto un vostro articolo sul premio di poesia a Tropea (http://www.vibonesiamo.it/wordpress/2014/04/28/premio-di-poesia-tropea-onde-mediterranee-2014/) e me lo ha tradotto. Vorrei ringraziare il Prof. Pasquale De Luca che ha ricordato Nicholas nel suo discorso durante la cerimonia di premiazione. Vi allego l’ultima foto che scattammo a Nicholas, in Svizzera, pochi giorni prima che fosse ucciso. All’epoca in cui la foto venne scattata, era impaziente di vedere il luogo dove Ulisse navigò tra Scilla e Cariddi. Non lo vide mai, ma Maggie ed io siamo sempre stati grati ai Calabresi di ogni età e credo, per aver fatto qualunque cosa potessero per confortarci.

Cordiali Saluti,

Reg Green.

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Gnt.mo Sig. Reginald,
sono il prof. Pasquale De Luca e la saluto dalla lontana terra di Calabria che a Lei ha dato tanto dolore, alla quale Lei e sua moglie avete dato tanto amore. Nel momento del pianto e della morte avete dato un sorriso, mille sorrisi, avete dato amore e la vita.
Io mi occupo di cultura, di poesia: anche la poesia, che non è solo sentimento, ma impegno e civile partecipazione, ha il dovere di ricordare. E io ricordo, quando posso, il piccolo Nicholas, suo figlio, che qui in Calabria ha lasciato il suo cuore; egli vive qui da noi e vivrà sempre nel ricordo e nella poesia, perché la vita è poesia. Per questo ho voluto scrivere una poesia per Nicholas, perché il ricordo duri nel tempo, continui dopo il tempo.
Sig. Reginald,
la ringrazio per le belle parole che ha scritto e le dico soltanto: la Calabria lontana è sempre a Lei vicina.
Un saluto e un abbraccio con tutto il cuore.

prof. Pasquale De Luca

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Poesia per Nicholas Green

Sig. Reginald,

Lei è venuto in Calabria. La mia terra. Terra dura, aspra, generosa. Fatta di amore, di sangue.

Ha lasciato un nome, in questa terra: Nicholas, suo figlio.

Ha lasciato una vita, in questa terra: Nicholas, suo figlio.

Ha lasciato un cuore, in questa terra: Nicholas, suo figlio.

Una notte, spezzato da una pallottola di morte.

Il cuore di Nicholas, suo figlio.

Ha lasciato un figlio in questa terra e il suo cuore.

Ma la morte non uccide la vita. Nicholas vive.

In una macchia di sangue germoglia la vita,

come pianta di rosa, come spiga di grano.

Nicholas vive.

Vive nel ricordo.

Vive nel cuore di chi vive per lui.

Vive con noi.

Vive in questa terra dura, aspra, generosa.

Vive nei colori del mare,

nel cielo chiaro d’azzurro,

nell’acqua limpida di cristallo.

Nella pioggia, nel sole.

Vive come petalo di rosa leggero

portato nel tempo su un alito di vento.

Vive nel nome di mille bambini: Nicholas

scolpito nel granito della pietra “viva” di Calabria.

Terra dura, aspra, generosa. Fatta di amore, di sangue.

La mia terra, bella come un fiore di rosa.

Vive in tutti noi, nei libri buoni della storia.

Sig. Reginald,

Lei è venuto in Calabria.

Ha lasciato una vita: Nicholas.

Ha dato per la vita il suo cuore,

e la vita per amore.

 Tropea, 7 maggio 2014                                                                                                                          x ste. ti.

Author: jblasaonde

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