Omaggio alla Poesia degli autori calabresi

Domenica, 1° luglio c.a., a Parghelia, piccolo centro turistico della Costa degli Dei, nel Cortile delle Scuole Elementari, si è svolta, la terza edizione della manifestazione artistico-culturale “Poesia fuori – Omaggio alla poesia degli autori calabresi”.

     La manifestazione, proposta dall’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee” è stata realizzata con il patrocinio del Comune di Parghelia, guidato da Antonio Landro sindaco neoeletto, e con la collaborazione della Pro Loco di Parghelia (presidente prof.ssa Cristina Anello).

     La manifestazione è iniziata con il saluto del sindaco, Antonio Landro, che ha ringraziato gli autori, gli artisti presenti per la loro partecipazione, l’Associazione organizzatrice “Tropea: Onde Mediterranee” nella persona del suo presidente, tutti i cittadini e il capogruppo di minoranza, prof. Gerardo Pungitore. Si è soffermato brevemente sull’importanza della cultura, e ha promesso di dar vita ad altre manifestazioni che promuovano la coesione nello spirito dell’arte e del sapere. Ha ringraziato l’ospite d’onore della serata, lo scrittore, poeta, antropologo Oreste Kessel Pace.

     Il prof. Pasquale De Luca, dopo aver salutato il pubblico presente,  dopo aver ringraziato gli autori per la loro entusiastica adesione all’iniziativa giunta alla terza edizione e spiegato perché il nome  “Poesia fuori – Omaggio alla poesia degli autori calabresi”, dopo aver ringraziato l’Amministrazione Comunale di Parghelia per l’ospitalità e il prof. Gerardo Pungitore capogruppo di minoranza, dopo aver presentato l’ospite d’onore della serata Oreste Kessel Pace, scrittore, poeta, antropologo, ha voluto ricordare i tanti poeti deceduti nei lunghi anni del Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” (15 anni), con parole commosse, alla presenza della moglie e dei figli, ha ricordato anche il grande pittore Nino Iaria del quale erano esposti alcuni quadri a segno della bellezza della sua arte. Questo di lui il professore ha detto:

Nino Iaria: uomo e artista

     È difficile dire in breve di Nino Iaria. È difficile dire di un uomo che si staglia grande nell’arte pittorica contemporanea. Non sono io a dirlo, ma la critica specializzata e i numerosi articoli con approfondite recensioni comparsi nel corso degli anni in riviste e giornali.

     A me piace ricordarlo così come l’ho visto e conosciuto: uomo affabile e mite, umile e sincero, profondamente innamorato dell’arte e della moglie, legato da affetto infinito ai figli e alla famiglia. Ha improntato tutta la sua vita all’amicizia, alla disponibilità, alla cordialità, alla semplicità. Mai è salito sul podio per mettersi in mostra, per esaltare la sua persona, mai un segno di orgoglio o di superiorità. Ma ha attraversato la vita come luce nell’ombra.

     È a tal proposito che mi piace riportare una nota critica estratta da “Il Corriere di Roma – 8 giugno 1974 – a firma Welma Sorrentino”, che, parlando della sua pittura, mette in rilievo gli elementi che la caratterizzano:

     “Contrasti di luci e ombre”,  “appassionati fremiti di speranza”,  “pennellate di colore”, “uomo e natura, natura e uomo,  (che) si confondono, si amalgamano, diventano un tutt’uno in un irresistibile anelito di libertà e di spazi profondi”.

     Uomo del Sud, è nato a Reggio Calabria, egli ha immerso il pennello nei colori della sua terra in una vivacità unica di temi per descrivere luoghi, ambienti, uomini e donne visti in chiaroscuro, in trasparenza o nell’immagine forte della realtà ripresa con linee marcate che incidono la carta o con colori placidi o intensi che mettono in chiaro paesaggi e figure rendendo la pittura personale nella sua originalità. Ciò che fa di Antonio Iaria, Nino come era conosciuto, un vero maestro, granitico pilastro dell’arte meridionale.

     Grazie, Nino, grazie per essere stato.

     Parghelia, “Poesia Fuori”, domenica 1° luglio 2018

Pasquale De Luca

 

     La signora Domenica Mazzeo, moglie del Maestro recentemente scomparso, visibilmente commossa, ha emozionato tutti con le sue parole di ringraziamento nel ricordo del marito e dell’artista che con lei accanto nella gioia e nell’amore ha percorso tutti quanti i sentieri dell’arte e della vita.

     La serata, caratterizzata da serietà ed emozioni, è stata presentata con vivace dinamicità di gesti e di parola dalla giovane Geraldyne Caracciolo e dalla simpaticissima Marcella Davola che hanno dato un tocco di simpatia a tutte le fasi dell’evento contribuendo a creare un clima di intensa partecipazione e di familiarità. La manifestazione si è svolta in tre fasi durante le quali sono state declamate le liriche in lingua ed in vernacolo di poeti e poetesse che per primi avevano dato la loro adesione a questa originale iniziativa. Renato Albanese e Maria Elena Garrì hanno prestato voce e hanno recitato in modo sentito e appassionato, insieme agli autori, tutte le poesie presentate dagli autori stessi. Di seguito i nomi dei poeti e delle poetesse presenti: Michele Celano di Sant’Angelo di Drapia; Simone Luca Celano di Sant’Angelo di Drapia; Romina Candela di San Cono di Cessaniti; Sonia Demurtas di Stefanaconi; Licia D’Urzo di Stefanaconi; Egidio La Gamba di Vibo Valentia; Domenica Marzano di Tropea; Domenica Mazzeo di Vibo Valentia; Marcella Mellea di Vibo Valentia; Calliope Michalolia Iannelli di Parghelia; Domenico Papa di Tropea; Michele Petullà di Vibo Valentia; Maria Domenica Vallone di Brattirò di Drapia e, anche, di  Pasquale De Luca di Tropea, poeta, scrittore e presidente dell’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee”.

     Ogni fase è stata intervallata da bellissimi brani musicali egregiamente eseguiti al clarinetto dalla giovanissima Elena Micali, appena laureata al Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, molto apprezzati dal pubblico che ha ripetutamente applaudito il giovane Maestro.

     A seguire il momento clou della serata con Oreste Kessel Pace, scrittore, poeta, antropologo, che, con riferimento alle domande del prof. De Luca: “Nella stesura dei suoi libri, e in modo particolare de La ragazza senza corpo, quanto ha influito la mitologia, i racconti classici e degli antichi, la fede, l’ambiente? E poi, c’è spazio per la lettura?” e del prof. Girolamo Caparra sull’importanza sociale e civile della scrittura e su quanto incide l’impegno dello scrittore nella formazione di una coscienza civica, ha fatto un’ampia disamina della sua produzione letteraria intrattenendo piacevolmente il pubblico sul significato della storia, sui valori delle tradizioni, sull’importanza della mitologia del passato, sulla tematica dei suoi libri (saggi, romanzi o racconti), sulla necessità di leggere, scrivere e approfondire. Partendo dagli antichi popoli del Mediterraneo, ha abbracciato, con una parola facile e scorrevole in una sintesi di temi e di concetti ben riuscita le problematiche antiche in un confronto ampio e dinamico con le problematiche di oggi nella loro globalità. Il pubblico, molto attento e interessato, che ha seguito con religioso silenzio il suo dire, ha apprezzato molto il suo intervento, e sicuramente ne ha fatto tesoro, sottolineando il suo gradimento con un lungo e caloroso applauso.

     La serata è poi continuata con uno Spazio Libero: Fuori l’Autore dedicato a tutti coloro che avessero voluto recitare le proprie liriche. Sono intervenuti i poeti: Franco Cuturello di Fitili; Francesco Fiamingo di Zungri; Franco Restuccia di Rombiolo.

     A seguire la manifestazione è stata notata la presenza del dott. Giuseppe Maria Romano presidente della sezione UNESCO di Tropea, Franco Cuturello pittore, Irene Fazzari, pittrice, l’avv. Ercole Massara già sindaco di Monterosso Cal. e altri.

     Intento della manifestazione era quello di mettere in primo piano la poesia, mettere la “poesia fuori dai chiusi cassetti e dal segreto del proprio cuore”. Il clima della serata, durante la quale sono alitati forti momenti di commozione nel ricordo di persone care scomparse, è stato di unione e condivisione in nome della poesia, come se ci si trovasse tra amici che amano leggere e ascoltare poesie. Dopotutto, scopo della poesia e dell’arte in genere, è proprio quello di emozionare, commuovere, portare concordia e amicizia fra le persone. Se tale era intento degli organizzatori, cioè mettere in primo piano la poesia, l’obiettivo è stato totalmente raggiunto, con grande soddisfazione di chi, a vario titolo, ha contribuito alla realizzazione della serata.

     A concludere l’invito a partecipare alle altre manifestazioni programmate per l’anno in corso, che si terranno in Tropea e fuori Tropea.

Author: jblasaonde

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