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Non c’è assurdità più grande
di quando ti schianti
contro le lacrime
di cristallo
di un bambino
spaventato.
Prova a descrivere
quello che hai visto
dentro ai suoi occhi
poi torna indietro nel tempo
e vai a prendere te stesso per mano.
Katia Debora Melis
Il nesso profondo tra il fuori e il dentro. Il tempo Aion(con accento circonflesso),che ci abita, consente di connettere spazi e tempi nell’esserci ora e rende urgente l’istanza morale e salvifica di scoprire l’altro in noi.
Squisita capacità di percuoterci (SCHIANTO) con ciò che pure è comune esperienza:le LACRIME DI CRISTALLO del bimbo anche nel nostro quotidiano e in quello inodore, insapore e di sonorità sospetta che ci viene passato dai media… Un universo! Tutto racchiuso DENTRO AI SUOI OCCHI (ora!) che poi è il nostro tempo profondo, il tempo forse della nostra rimozione. Lì ci incontriamo con l’assurdità vivente/vissuta e là possiamo/dobbiamo incontrarci (PRENDERE TE STESSO PER MANO)con ciò che assurdamente ci appariva altro,là recuperare il senso dell’istanza dell’altro che è anche nostra. Sintesi potente!