Stende il giorno la sua veste pensosa e la notte,
spegnendo i lumi senza rumore,
lascia sul mattino il suo gelido sapore.
Un fiocco di neve ha acceso nell’ombra
la bianca densità di un’orchidea:
e mi perdo io nell’immensa grazia.
Carezza il vento chiome di fanciulle
e il senso vede ombre rosse e cupe nel sopore,
tracce di silente ardore.
Anna Guzzi