Onde Mediterranee al Carnevale di Fitili 2013

    In un’atmosfera di gioia e di allegria si è svolto a Fitili il Carnevale del 2013, una manifestazione viva e piena di calore umano, organizzata con meticolosità e molta precisione nei diversi passaggi dal Circolo Culturale “San Gerardo”, presieduto da Franco Cuturello, pittore egregio di alte capacità artistiche riconosciutegli dalla critica più accreditata e apprezzate dal pubblico che ammira soddisfatto le sue opere, che si caratterizzano per un tocco particolare di estrema precisione nell’uso del colore, nel tratteggio delle linee portanti e nella rappresentazione delle figure e delle immagini.

     Il piccolo paesino, tipico per la bellezza delle sue casette basse, allineate, ben curate, silenziosamente adagiato su un ameno poggio del Poro che affaccia sul mare, d’improvviso è stato animato e vivacizzato dagli antichi suoni popolari del tamburo, del tamburello, della grancassa, delle trottole di legno e metalliche che hanno accompagnato in corteo i simpatici giganti in ballo e il rubicondo Carnevale fra grida di giubilo di bambini e grandi inghirlandati di variopinti coriandoli.

     Una severa e competente giuria, formata: dal prof. Pasquale De Luca, presidente dell’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee” e organizzatore dell’omonimo Premio Internazionale di Poesia, dalla dott.ssa Anna Sambiase già assessore alla cultura del Comune di Parghelia, dalla dott.ssa Daphne Iannelli, dalla sig.ra Cristina Anello, dalla sig.ra Antonella Crigna, ha assistito alla sfilata delle maschere all’interno del Circolo e ha assegnato i premi messi in palio dagli organizzatori. Sezione bambini: 1° premio – David Caracciolo; 2° premio – Maria Giovanna Grillo; 3° premio – Patrizia Lorenzo; sezione adulti: 1° premio – Geraldyne Caracciolo; 2° premio – Tommaso Grillo; 3° premio – Maria Teresa Landro; fra gli applausi e l’entusiasmo del pubblico presente che, alla fine, ha accompagnato in piazza con suoni e spari di bengala per l’ultimo saluto il simpatico e sempre più rubicondo Carnevale che è stato avvolto dal calore della gente e dalle fiamme che in poco tempo hanno ridotto in cenere il povero pupazzo. Che, sornione, è sembrato voler dire: non sono morto, arrivederci all’anno prossimo.

pdl

foto di Roberto Caracciolo

 

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