Personaggio illustre 2020 – Antonio Carratura
Antonio Carratura scultore, pittore e restauratore
Antonio Carratura, in arte Totò, (di origine napoletana), è nato a Tropea il 24 giugno del 1944, da madre casalinga e da padre panettiere. Inizia a lavorare all’età di 9 anni come falegname, restauratore e in seguito tappezziere.
Nel 1980 realizza la sua prima opera, in pietra di tufo, la Madonna SS di Romania Patrona di Tropea, alla quale il Maestro è molto devoto. Le opere di Totò Carratura, sono innumerevoli: Maternità, Donne Contadine, Maschere, Fontane, Santi, Stemmi Nobiliari, ecc. Inizia a partecipare e a vincere premi presso mostre nazionali ed internazionali, (Roma, Ferrara, Napoli, Milano, e molte in Calabria), ed infine a New York. Oltre la scultura in pietra di tufo, si dedica anche a quella in legno di ulivo. Nel 1993 inizia a dipingere, e nel 2010, crea un genere nuovo, intagli a mano sul medio dance.
Formatosi alla bottega di artigiani locali, è stato tappezziere, restauratore, pittore e scultore di eccellenti qualità artistiche, che ha vissuto il suo percorso con umiltà di vita all’insegna del lavoro, dell’onestà, dell’amore verso la famiglia seguendo sempre i migliori insegnamenti della civiltà cristiana in una visione umana e morale della vita secondo gli insegnamenti della Chiesa.
Egli riesce a distinguersi e staccarsi dalla scuola artistica tropeana per l’originalità creativa delle sue opere che danno un tocco di particolarità alle figure umane in un finito/non finito di michelangiolesca memoria.
C’è un qualcosa di nuovo, una visione ieratica, che in parte si rifà all’iconografia orientale, approfondita da una ricerca interiore che lo porta a spingere lo sguardo molto lontano in una intensità di reconditi sentimenti sintetizzati dal magnetismo dello sguardo delle sue statue dove puoi trovare la divinità, la sofferenza, il dolore la passione espressi nella compostezza dei gesti, delle linee incise nel legno, nella pietra bianca. Il tufo locale che si presta molto bene al desiderio artistico di Carratura, che lo domina, lo lavora e lo tratteggia estraendo da questo materiale amorfo la forte vitalità delle figure umane.
Con arte magistrale fa parlare la pietra bianca in un dialogo eterno fra uomo e Dio, che lascia perplessi e ammirati riconoscendo in lui alto livello artistico avendo dato un’impronta profonda e indelebile all’arte e alla cultura della città di Tropea a cui è legato da sincero amore.
Naturalmente anche le pitture, con i soggetti rappresentati con tecniche nuove, non sperimentate, danno l’esatta dimensione dell’artista che immette nelle sue opere il sentimento umano, civile e religioso della sua anima in uno scenario dove si presentano uomini e donne, Madonne e Santi, in una dimensione particolare che esaltano, nell’aspetto morfologico, la forza creativa dell’artista che in esse umilmente si ritrova e si nasconde.
Onore ad Antonio Carratura, onore a Totò, che merita di essere annoverato fra gli uomini illustri della nostra città.
A cura di Pasquale De Luca
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